7 buoni motivi per non utilizzare un cosmetico
Pubblicato da cosmetimag il

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Toggle7 buoni motivi per non utilizzare un cosmetico
Abbiamo parlato spesso di quando utilizzare un cosmetico o un ingrediente, ma in quali casi è meglio non utilizzare un cosmetico? Senza dubbio è meglio non utilizzare un prodotto se la sicurezza non è più garantita. In questo articolo prendiamo in considerazione 7 casi.
Se è scaduto
Sembra una cosa ovvia, ma non sempre si presta sufficientemente attenzione alla scadenza dei prodotti cosmetici. La scadenza dei cosmetici può essere espressa come data (giorno + mese + anno o mese + anno) se il prodotto ha una stabilità inferiore ai 30 mesi, oppure come PAO se il prodotto ha una stabilità superiore ai 30 mesi. Il PAO (Period After Opening) è rappresentato dal simbolo di un barattolino aperto con un numero che indica per quanti mesi il prodotto si può utilizzare dopo l’apertura.
Quindi quando non utilizzare un cosmetico?
Se il prodotto è aperto, quando terminano i mesi indicati dal PAO o quando si giunge alla scadenza. Se il prodotto non è mai stato aperto, quando si giunge alla data di scadenza. Sarebbe bene non lasciare il prodotto per anni e anni in un cassetto prima di aprirlo; anche se sull’etichetta c’è il PAO e non la data di scadenza non significa che il prodotto sia eterno!
Se è stato conservato male
La conservazione è un fattore chiave per mantenere inalterate le caratteristiche dei cosmetici per tutto il periodo di utilizzo. I cosmetici andrebbero conservati in luoghi non eccessivamente caldi (meglio se a T°<30°C) e, anche se non è sempre possibile, in luoghi poco umidi per ridurre al minimo il rischio di crescita microbica. Alcuni tipi di cosmetici come docciaschiuma e shampo è naturale che vengano conservati nella doccia, l’ambiente umido per eccellenza, ma nessun problema: packaging e sistema conservante saranno adeguatamente scelti per garantirne comunque una conservazione corretta. Il discorso è diverso se nella doccia conserviamo anche il siero per il viso!
Per quanto riguarda le alte temperature, esse possono alterare alcuni ingredienti, cambiare le caratteristiche chimico-fisiche della formula, facilitare la crescita di alcuni microrganismi e danneggiare alcune parti del packaging. Anche le bassissime temperature possono alterare alcuni ingredienti o danneggiare parti del packaging.
Per questi motivi è sbagliatissimo lasciare i cosmetici in auto nelle giornate estive o mettere i cosmetici nel congelatore, meglio conservarli a temperatura ambiente (e all’ombra!).
Se è stato alterato o manomesso
I cosmetici sono considerati sicuri se vengono conservati nel packaging originale e se non sono stati manomessi in qualche modo. Ad esempio non è più garantita la sicurezza di un cosmetico se ad esso vengono aggiunte sostanze (acqua, olio, solventi, altri cosmetici…) o se si travasa in un altro contenitore. La sicurezza non è più garantita perché non è stata valutata la sicurezza nelle nuove condizioni; non sappiamo quindi se nelle nuove condizioni il prodotto è microbiologicamente sicuro, per quanto tempo si può conservare, se si può utilizzare per le stesse applicazioni, se il sistema conservante è sufficiente e così via, sono molti gli aspetti da considerare.
Se sul packaging non sono presenti tutte le informazioni richieste dalla legge
Il regolamento europeo 1223/2009 è chiaro sulle informazioni che devono essere presenti sull’etichetta dei cosmetici. Per questioni pratiche risulterebbe difficile controllare tutte le informazioni ogni volta che acquistiamo un cosmetico, ma è consigliabile verificare almeno la presenza di lista ingredienti, lotto e data di scadenza (o PAO) quando si acquista per la prima volta da siti online o da rivenditori non ufficiali. Chi segue Cosmetimag su Instagram sa che più volte mi è capitato di ricevere prodotti privi di lista ingredienti o indicazioni sulla scadenza quindi non si tratta di eventi rari. Se vi dovesse capitare, non utilizzateli.
Consiglio anche la lettura dell’articolo sui cosmetici contraffatti.
Se è "fatto in casa"
Anche con i cosmetici fatti in casa la sicurezza del consumatore è un grande problema. Può esserci contaminazione batterica, possono essere utilizzate sostante non autorizzate all’uso cosmetico, possono essere utilizzate materie prime scadute, possono essere utilizzati strumenti inadatti, possono essere formule troppo aggressive, possono esserci problemi di stabilità, di pH ecc… insomma nessuna garanzia sulla sicurezza. Ognuno è libero di mettersi sulla pelle ciò che vuole, purché sia consapevole dei possibili rischi.
Per approfondire leggi anche “5 buoni motivi per evitare i cosmetici fai-da-te”.
Se è visibilmente alterato
I cambiamenti visibili nell’aspetto del cosmetico possono essere un campanello d’allarme. Ad esempio se sono presenti muffe o colonie batteriche sulla superficie del cosmetico, sul tappo o sul collo del prodotto, è inutile dire che il prodotto va buttato. Un marcato cambiamento di colore del prodotto può essere dovuto a processi di tipo ossidativo indesiderati o a cattiva conservazione ed anche in questo caso è bene non utilizzare il prodotto. Attenzione però a leggere sempre l’etichetta: spesso il produttore dichiara se eventuali cambiamenti di colore o aspetto sono da considerarsi normali oppure no.
Se cambia consistenza o odore
Anche il cambiamento di texture ed odore può indicare che il prodotto sia andato a male. Odori forti, odore di rancido o odori pungenti sono abbastanza inequivocabili. Il cambiamento di alcune note della profumazione invece può essere solo un’alterazione della fragranza (può capitare se il prodotto è stato al caldo) che non compromette la sicurezza del prodotto, ma non è detto. Bisogna valutare caso per caso.
Anche in caso di cambiamento di texture bisogna valutare caso per caso: una consistenza più “soda” può essere dovuta ad una parziale evaporazione di acqua, una texture più viscida può essere segnale di presenza batterica. In ogni caso meglio non utilizzare il prodotto.
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