I Raggi UV
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Cosa sono i raggi UV
Con il termine raggi ultravioletti o raggi UV si intende la porzione di radiazione elettromagnetica che ha lunghezza d’onda (λ) compresa tra i 100nm e i 400nm. La lunghezza d’onda è inversamente proporzionale all’energia: più λ aumenta, più l’energia diminuisce. Viceversa più λ diminuisce, più l’energia aumenta.
Possiamo distinguere i raggi UV in UV-A, UV-B, UV-C.

UV-A
– rappresentano la maggior componente della radiazione ultravioletta che giunge al suolo (90-95%)
– possono arrivare fino al derma
– giungono al suolo in modo costante tutto l’anno
– inducono la produzione di radicali liberi ed accelerano l’invecchiamento cutaneo alterando elastina e collagene. Di conseguenza favoriscono la comparsa delle rughe. L’invecchiamento cutaneo indotto dai raggi UV è detto photoaging.
– promuovono la formazione di macchie solari, ovvero alterazioni della pigmentazione cutanea.
– provocano le cosiddette “allergie solari” che si manifestano con rossori, prurito e dermatiti.
– passano attraverso i vetri e le nuvole: bisogna fare attenzione anche negli ambienti chiusi, ad esempio alla guida, o se la scrivania dell’ufficio si trova di fronte ad una finestra.
– sono responsabili dell’abbronzatura immediata, ovvero inducono la maturazione della melanina già presente a livello cutaneo, senza indurre la melanogenesi.
– contribuiscono alla formazione di lesioni precancerose e tumori cutanei.
UV-B
– giungono al suolo in percentuale molto minore rispetto agli UVA (5-10%)
– non giungono al suolo in modo costante e raggiungono livelli più alti in estate e nelle ore centrali della giornata.
– hanno un’energia più elevata ma sono meno penetranti. Si fermano infatti all’epidermide, neutralizzati in parte dalla melanina.
– causano rossori, scottature ed eritemi.
– sono i principali responsabili dell’abbronzatura, poiché stimolano la produzione di melanina.
– provocano danni che portano alla comparsa di tumori cutanei
UV-C
Sono i raggi più pericolosi per l’uomo. Fortunatamente vengono filtrati dall’ozono atmosferico e non giungono al suolo.
Lo IARC ha classificato i raggi UV come sicuramente cancerogeni per l’uomo (gruppo 1).
I prodotti solari, che ci proteggono dai raggi UV, svolgono quindi un’importantissima azione preventiva.
La radiazione UV non è sempre uguale
La quantità di raggi UV che giungono alla nostra pelle varia al variare di diverse condizioni:
– latitudine: più si è vicini all’equatore più è elevata
– altitudine: quando si sale di quota l’atmosfera si fa più sottile. Infatti ogni 300m di altitudine la radiazione solare che raggiunge la nostra pelle aumenta del 4% circa.
– ora del giorno: nelle ore centrali della giornata, quando il sole è più alto, la radiazione aumenta.
– stagione: quando il sole è più alto, ovvero in estate, sono più alti anche i livelli di UV.
– condizioni atmosferiche: più sono spesse le nubi che coprono il sole, più calano i livelli di radiazione. Ad esempio le nubi sottili lasciano passare il 90% della radiazione solare.
– quantità di luce riflessa: la neve fresca riflette l’80% dei raggi UV, la sabbia invece il 15%.
– presenza di ozono nell’atmosfera: l’ozono è in grado di assorbire in parte la radiazione solare.
Non è semplice quindi quantificare i livelli di radiazione UV, ma si può avere un’idea con l’ UV Index (o Indice UV).
UV Index
L’UV index è un valore numerico che tiene conto delle diverse variabili e ci dà un’idea del livello di radiazioni in un determinato luogo. Viene comunicato giorno per giorno dai servizi meteorologici.

Più l’indice UV è alto, più è rischioso esporsi al sole. Le minime protezioni secondo l’OMS sono:
0-2: è possibile generalmente stare all’aperto senza particolari preoccupazioni.
3-7: nelle ore centrali è bene rimanere all’ombra. Mettere una maglietta, cappello e crema solare.
>8: evitare di uscire di casa, se possibile. Utilizzare cappello, occhiali, vestiti che proteggono dai raggi UV e cercare l’ombra.
Riferimenti:
– Dale Wilson B, Moon S, Armstrong F. Comprehensive review of ultraviolet radiation and the current status on sunscreens. J Clin Aesthet Dermatol. 2012;5(9):18-23.
– D’Orazio J, Jarrett S, Amaro-Ortiz A, Scott T. UV radiation and the skin. Int J Mol Sci. 2013;14(6):12222-12248. Published 2013 Jun 7. doi:10.3390/ijms140612222
– https://www.epicentro.iss.it/uv/
– https://www.who.int/health-topics/ultraviolet-radiation
– https://www.epicentro.iss.it/uv/studi
– https://monographs.iarc.fr/wp-content/uploads/2018/06/mono100D-6.pdf
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